Magia: tematica
che a qualcuno potrebbe apparire
obsoleta e fuori moda ma l’aspetto
magico ed esoterico è un particolare
elemento della nostra vita
quotidiana e dell’arte, essendo arte
e vita inscindibili.
Le emozioni suscitate dall’opera
d’arte sono magia, alcuni suoi
dettagli sono magia, le bellezze e
le suggestioni di un paesaggio - non
necessariamente reali ma anche solo
creati da impulsi che l’artista
organizza sulla tela – sono magia,
la dimensione surreale e fantastica
della mente, così come tutte le
espressioni intimamente legate
all’inconscio sono magia, le tracce
della memoria, dei ricordi sono
magia; ma è magia anche la realtà
stessa. Il lato magico dell’arte non
si limita però a questi aspetti
bensì coinvolge anche quelli più
specificatamente pittorici e
lessicali.
Come curatori, vorremmo sottolineare
un altro aspetto a cui rimanda la
scelta del titolo, ovvero la
componente magica della pittura come
fare artistico. E’ nostro proposito,
infatti, invitare gli artisti ad
intravedere tutte le sfaccettature
connesse alla tematica proposta come
fulcro della manifestazione poiché
la magia si rivela anche nella forza
e nella vivezza dei colori, negli
effetti delle forme, nelle
tessiture, nella materia pittorica,
nell’energia magnetica che il segno
pittorico sprigiona dalla tela e
dalle immagini e nell’inventare ed
elaborare lo spazio e le tinte
cromatiche. Tutti questi elementi
intrinseci nel fare artistico hanno
la formidabile possibilità di dar
vita al gioco magico delle forze che
vivono ed agiscono nella tela
superandone i confini fisici in un
coinvolgimento dello spazio, delle
figure e dei colori.
Non è un puro caso che la città
scelta per ospitare questa
importante Rassegna sia Ferrara:
città magica per eccellenza, insieme
a Praga e a Torino, non solo per la
sua bellezza ma anche per essere
stata, nel medioevo, l’ultima
roccaforte dell’alchimia e
dell’astrologia; ancora oggi,
infatti, aggirandoci tra le antiche
vie di Ferrara, visitando i suoi
palazzi e luoghi, ammirando
affreschi e dipinti meravigliosi,
sostando presso chiese e conventi,
cogliamo le tracce di questa
presenza magica ed alchemica. Sempre
non a caso, la città estense ha dato
natali all’artista alchemico Cosmé
Tura e vanta la presenza del
leggendario mago Chiozzino, sorta di
Faust ferrarese che firmò un patto
col diavolo. Ferrara, infine, è la
città che ispirò a Giorgio De
Chirico e a Carlo Carrà il loro
periodo metafisico, inserendo nei
loro quadri, elementi collegati all’esoterismo
e alla Cabala.
La mostra “Magic” vuole anche
ricollegarsi ad un elemento presente
nelle più svariate culture ed
epoche, soprattutto nel Medioevo ma
tuttora fonte di fascino e di
suggestione nel nostro panorama
artistico che continua ad esserne
influenzato. La magia è una
componente affascinante della nostra
esistenza e questa Rassegna vuole
anche essere un invito a spingerci
senza paura verso quel lato che non
necessariamente si rivela come
oscuro, ignoto, sinistro ma anche
come meravigliosa scoperta di una
realtà parallela che può aiutarci a
capire ed interpretare particolari
aspetti, particolari eventi,
particolari coincidenze. L’artista,
per eccellenza interprete della
natura e della realtà, attratto
dalle esercitazioni della propria
fantasia che prendono spunto dal
mondo sensibile e dai modelli della
natura, spesso strettamente legati
al lato più inconscio dell’autore,
libererà il proprio immaginario
verso realtà straordinarie ed
insolite.
“Magic” si presta a molteplici
interpretazioni e forme espressive
perché vuole promuovere, stimolare e
riscoprire le illimitate possibilità
originate dalla relazione fra arte e
magia. L’artista si rivela come
sensibile mediatore fra realtà ed
ignoto ma soprattutto fra spiriti e
divinità con cui entra in contatto
tramite un estatico viaggio che lo
conduce nel loro mondo. Riaffermando
questo ruolo sociale troppo spesso
perduto nell’età contemporanea,
l’ispirato artista-mago riceve la
fiducia della comunità e della
società che mette in contatto e cui
interpreta gli altrimenti
incomprensibili segni della natura e
delle divinità, non più però
attraverso pratiche alchemiche o
esoteriche, bensì avvalendosi del
suo personale mezzo artistico messo
a servizio della conoscenza e
dell’interpretazione dello
straordinario, del portentoso e del
fantastico, diffondendo il suo
carattere carismatico e sprigionando
una ‘magica’ energia.
Le splendide Sale dell’Imbarcadero
dello storico Castello Estense
saranno la prestigiosa cornice della
Mostra e contribuiranno a creare uno
scenario di grande suggestione
facendo da sfondo ad una variegata
scala di sensazioni ed emozioni.
Come di consueto ormai nelle nostre
Rassegne al Castello, sarà cura
degli organizzatori selezionare
tutti quegli artisti rappresentativi
di un tipo di ricerca aderente alla
tematica proposta; le forme
espressive potranno essere le più
varie: pittura, fotografia, arte
digitale, grafica, acquarello,
installazioni e scultura.
In questa occasione artistica e
culturale, la Giuria avrà il compito
di conferire il Premio "Ercole d’Este”
a quattro autori dei lavori più
significativi esposti in mostra,
rivolgendo un’attenzione particolare
agli artisti emergenti, sempre più
protagonisti del panorama artistico
contemporaneo.
I curatori ricercheranno il
coinvolgimento delle Istituzioni,
della critica, degli operatori, dei
collezionisti, della stampa e dei
media specializzati sottolineando
come la Rassegna tenda sia
all'aspetto culturale che a quello
di mercato, ormai inscindibilmente
collegati tra loro nel mondo delle
arti visive.
In “Magic” ci inoltreremo in un
percorso ricco di mistero, di magia
e anche di quella ignota bellezza
che avvolgerà l’universo – illusorio
o reale – rappresentato dagli
artisti.
Paola Trevisan |