Quale curatrice
appassionata in particolare di arte
contemporanea, credo profondamente
che la componente emotiva ed
intuitiva dell’opera d’arte - ma
anche dell’approccio ad essa - abbia
un potere straordinario e che si
riveli sempre come la principale
protagonista dell’attuale panorama
artistico dove l’immaginazione gioca
un ruolo essenziale. E’ lei,
infatti, la fonte nella quale gli
artisti si immergono per percorrere
un intrigante viaggio in cui
affiorano immagini ed immaginari che
- suscitati da sogni, da fantasie,
da ricordi sfumati ma anche dalla
percezione della dimensione reale -
vengono trasferiti, nell’impulso
creativo, sulla tela.
Raccogliendo un insieme di artisti
accomunati dal fascino seducente
dell’immaginazione, “Imaginary
Journeys/Viaggi Immaginari” si
prefigge l’obiettivo di mostrare che
l’arte contemporanea, nonostante
oggigiorno quella maggiormente
acclamata e pubblicizzata tenda a
divenire sempre più concettuale ed
impersonale, sotto il profilo
puramente pittorico, artistico ed
emotivo può ancora offrire un
eccezionale vigore espressivo e
produrre una magica, irresistibile
attrazione; autori sinceri ed
autentici come quelli che espongono
nella rassegna sanno dimostrarlo.
Incontriamo, infatti, artisti che,
sentendo l’irrefrenabile bisogno di
‘imbrattare’ la tela e di riversare
su di essa emozioni, sentimenti,
stati d'animo vissuti intensamente
in un momento di particolare
eccitazione o anche in un flusso che
scorre continuo nel loro animo, ci
invitano ad un approccio estetico ed
emotivo ad opere in cui hanno messo
in gioco la loro personalità
artistica ed umana, i loro sogni, la
loro memoria.
La mostra presenta al pubblico un
gruppo di artisti innovativi - e, a
mio avviso, coraggiosi - che amano
sognare e creare in pura libertà di
pensiero e che, facendo proprio il
tema di ‘Imaginary Journeys’,
rivelano la loro forza, la loro
fantasia ed il loro talento
sviluppati in una variegata scala di
sfumature ed espressioni. Ne risulta
un variopinto ma armonico percorso
dove non è possibile sottrarsi alle
emozionanti sensazioni generate
dalla purezza e dall’energia che
scaturisce dalle vibrazioni
cromatiche, dal vigore del segno
pittorico, dalle composizioni
formali e dalla varietà di textures.
Di fronte al percorso composto dalle
opere - pittoriche, scultoree,
fotografiche e digitali -
presentate, ci inebriamo di vivaci
colori e di gioiose libertà formali
ma anche di lirici ed evocativi
scenari paesaggistici che ci
accompagnano all’interno delle
fascinose Sale dell’Imbarcadero del
Castello Estense. Gli artisti,
tramite il loro personale linguaggio
espressivo, sanno dare vita al gioco
magico delle forze che vivono ed
agiscono nelle opere superandone i
confini fisici in un coinvolgimento
dello spazio, delle immagini, dei
colori e delle pulsioni.
Negli ultimi tempi ho organizzato e
curato annualmente, presso il
Castello Estense, un’esposizione
internazionale sempre carica di
sorprese entusiasmanti per lo
spessore qualitativo delle opere;
sono lieta che questa mostra sia
divenuta un importante evento
autunnale dove artisti, critici e
pubblico hanno il piacere di
incontrarsi e di condividere non
solo la passione per l’arte ma anche
la grandezza storica e culturale di
una città affascinante come Ferrara.
Ed ancora una volta Ferrara è
orgogliosa di ospitare una
manifestazione d’arte internazionale
di qualità che inevitabilmente saprà
catturare ognuno di noi in un
percorso dal forte coinvolgimento
emotivo.
Paola Trevisan |