Forse non è così
obsoleto il titolo della esposizione
"Emotions in motion". L'arte,
oggigiorno sempre più concettuale ed
alla ricerca di vuote provocazioni,
mostra ancora un suo aspetto
puramente pittorico, artistico ed
emotivo.
Per fortuna non si è arrivati ancora
al 'grado zero' dell'arte, come
affermava Jean Baudrillard, pure se
nella sua visione pessimistica molto
è già accaduto; numerosi artisti
sentono tuttora il bisogno di
'imbrattare' la tela e di riversare
su di essa le emozioni, i sentimenti
e gli stati d'animo provati in un
determinato momento o in flusso
costante al loro interno.
L'esposizione a carattere
internazionale "Emotions in
motion/Emozioni in divenire",
mira a raccogliere artisti giovani e
meno giovani, affermati ed
emergenti, italiani e stranieri che
ancora si preoccupano di definire
esperienze, ricordi, stati d'animo,
sensazioni, visioni ed anche, perché
no, premonizioni.
Tali artisti sapranno mettere in
gioco la loro memoria, i gesti
pittorici, i colori ed i segni per
avvicinarsi intimamente alla sfera
della psicologia ma anche dei
sentimenti e degli stati d'animo e
quindi della spiritualità nel senso
più ampio del termine.
"Emotions in motion" vuole
difendere quell'arte che dà spazio a
questo tipo di ricerca e che ha il
suo punto di forza nella efficacia
espressiva del segno, del colore,
del soggetto ma anche nella
impressione visiva, essendo la
nostra vista indissolubilmente
attratta dalle tele intrise di
evocazioni.
Saranno pertanto selezionati tutti
quegli artisti rappresentativi di
questo tipo di ricerca che rimangono
fedeli alle capacità emozionali
dell'arte; le forme espressive
potranno essere le più varie:
pittura, scultura, fotografia, arte
digitale e anche installazioni
(purché gli artisti siano forniti
della strumentazione necessaria).
In questa occasione artistica e
culturale, la Giuria avrà il compito
di conferire il Premio "Ercole I d'Este"
all'autore dei più significativi
lavori esposti nella mostra.
Anche la scelta dello scenario di
questa mostra, le splendide e
suggestive "Sale dell'Imbarcadero"
dello storico Castello che domina il
centro cittadino e che da Luglio è
divenuto Museo, indica come "Emotions
in motion" si voglia caratterizzare
al di fuori dei consueti schemi
della rassegna dal profilo
tradizionale.
I curatori ricercheranno il
coinvolgimento della critica e degli
operatori, sottolineando come "Emotions
in motion" tenda sia all'aspetto
culturale che a quello di mercato,
ormai divenuti inscindibili.
Paola Trevisan |